Il microtunneling

Il microtunnelling: realizzare condotte in sotterraneo senza scavi



Impiegato per la costruzione di condotte, quando non è possibile realizzare scavi a cielo aperto, il microtunnelling viene eseguito nei casi in cui si presentino attraversamenti in galleria di strade, ferrovie, corsi d'acqua, piste d’aeroporto, zone soggette a tutela ambientale.

Si tratta di un sistema che consente la posa in opera a spinta di tubazioni con diametro da 250 mm a 3.000 mm in terreni di qualsiasi tipologia, anche sotto il livello di falda, con controllo della perforazione da remoto mediante una centrale di comando.

Prima di ogni attività No-dig, che quindi non comporta scavo a trincea, viene eseguita una mappatura degli impianti eventualmente esistenti, indagini geologiche e geotecniche, attraverso telecamere, georadar, cerca tubi e cerca perdite.

Successivamente può essere eseguito il microtunneling, che prevede la realizzazione di un foro tra due pozzi, uno nella zona di partenza, detto pozzo di spinta, e uno nella zona di arrivo; utili alla manovra degli elementi della tubazione. La perforazione inizia dal pozzo di spinta, dopo aver installato l’unità di spinta, il sistema di recupero dei detriti provenienti dai lavori di scavo e le strumentazioni per il controllo. L’avanzamento della perforatrice e delle tubazioni, inserite progressivamente, avviene attraverso dei martinetti idraulici montati su un telaio meccanico. Lo scavo procede fino al pozzo di arrivo.